Mirto Canonica. Nel mio quadro

Autentica, originale, straordinaria per forza espressiva e di piena indipendenza formale: tale si rivela l’opera di Mirto Canonica. Innervata da forti tensioni spirituali, avvince al primo istante per la capacità di unire in una dimensione sospesa istanze intime e personali con istanze di carattere universale che toccano gli archetipi dell’umanità e interrogano il mistero del tempo e dell’esistenza.

 

Il libro Mirto Canonica. Nel mio quadro, che esce in occasione dei settant’anni dell’artista e che costituisce la pubblicazione d’esordio delle Edizioni Topík, illustra la pittura di Mirto Canonica nel suo insieme, indicandone il significato e il rilievo nel caleidoscopio della produzione figurativa contemporanea della regione ticinese.

Mirto Canonica ai primi degli scorsi anni Sessanta, ventenne, frequenta a Lugano la libera Scuola d'arte di Carlo Cotti, con il quale instaura un'amicizia decisiva per il suo percorso artistico. Pur dedicandosi alla pittura con assiduità, per quarant'anni esercita il mestiere di imbianchino. Dopo l'esordio espositivo nel 1967, con la personale presso la Galleria Caffè Élite di Lugano – punto di riferimento all'epoca per gli intenditori d'arte – le sue presentazioni al pubblico si sono succedute con regolarità e sono state tenute per la maggior parte nel Luganese.

 

Vive a Bidogno (Capriasca), dove è nato.

EditoreTOPÍK
CollanaGli Accenti, a cura di Maria Will
AutoreMaria Will
Contributi scritti diAlfredo Matasci, Enrico Roggero
Anno2011
LinguaItaliano
Formato285 x 245 mm
Pagine160 pp
Illustrazioni

97 tavole a colori,

3 tavole in bianco e nero

LegaturaBrossura a filo vegetale
ISBN978-88-6523-018-3
Prezzo48.- CHF

Ottenibile presso l’editore e in libreria.

Progetto graficoIvano Facchinetti
Impaginazione

Ivano Facchinetti

Vito Parola (Tipografia Pedrazzini)

Coordinamento tipograficoTipografia Pedrazzini SA, Locarno
StampaFontana Print SA, Lugano
ConfezioneLegatoria Mosca SA, Lugano
FotografieArchivio dell’artista
Fotografi

Pino Brioschi,

Massimo Pacciorini-Job,

Giuseppe Pennisi